Walk So Silently That the Bottoms of Your Feet Become Ears

 

Walk So Silently That the Bottoms of Your Feet Become Ears

Walk So Silently That the Bottoms of Your Feet Become Ears è una raccolta di materiali sonori di artist* che operano con un approccio site-specific. Archivi di paesaggi del suono che riflettono sul tema del territorio liminale, dello scarto, del residuo: field recordings, interviste, vocal soundscapes, poesie, installazioni sonore, in una stretta relazione tra lo spazio architettonico e i suoi attraversamenti (umani e non umani)

Walk So Silently That the Bottoms of Your Feet Become Ears is a collection of sound materials by artists who work with a sitespecific approach. Archives of sound landscapes that reflect on the theme of liminal territory, waste, residue: field recordings, interviews, vocal soundscapes, poems, sound installations, then in close relationship with the architectural space and its crossings (human and non-human)

w/ Vittoria Assembri & Gaia Ginevra Giorgi

Vittoria Assembri è una ricercatrice in campo architettonico e sonoro. La sua pratica esplora i territori considerati marginali. Concentra la sua ricerca sulla rigenerazione degli spazi urbani e non urbani, come recupero di patrimonio edilizio che persegue socialità sostenibili e diversità sociale. Approfondisce la nozione di Terzo Paesaggio, come condizione obliqua e non convenzionale, dei luoghi abbandonati investiti da forme spontanee di specie altre.

Gaia Ginevra Giorgi è poeta, sound-artist, dramaturg e performer. Artista e ricercatrice attiva trasversalmente nel campo delle arti performative, sviluppa pratiche e metodologie di indagine per una riscrittura affettiva e politica del paesaggio (urbano e non).
Attraverso pratiche sonore e dispositivi partecipativi site-specific i suoi interventi producono habitat effimeri, spazi di immaginazione incarnata e radicale. 

Vittoria Assembri is an architectural and sound researcher. Her practice explores the territories considered marginal, from an architectural and sound point of view. She focuses her research on the regeneration of urban spaces as the recovery of building heritage that pursues sustainable sociability and social diversity. She deepens on the notion of Third Landscape, as an oblique and unconventional condition, of abandoned spaces invested by spontaneous forms of other species.

Gaia Ginevra Giorgi is a poet, sound artist, performer and researcher. She has published “Manovre segrete” (Interno Poesia, 2017) and “L’animale nella fossa” (Miraggi Edizioni, 2021) is coming out. Her research is oriented towards the generative possibilities of intercode poetry: she experiments with vocal soundscapes, and studies the relationships between text, voice, new electronic devices and architectural space, creating site-specific projects.

Podcast

27/11/2023

Elena Biserna - The Resounding Flâneuses

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The Resounding Flâneuses

The Resounding Flâneuse e The Resounding Flâneuse, Ηχώ - Ανάμνηση sono due partiture verbali che ho scritto nel 2018 e nel 2022. Entrambe contengono le tracce delle mie esperienze passate nello spazio pubblico e un invito a scrivere insieme possibili futuri. Considerando la pianificazione urbana e l'organizzazione sociale dello spazio e del tempo come sistemi che co-producono le relazioni egemoniche, comprese quelle patriarcali, The Resounding Flâneuses considerano le esperienze (uditive) nella città da una prospettiva di genere, a partire da un corpo sessualizzato. Le partiture giocano sulle categorie di visibilità e invisibilità, silenzio e risonanza, per invitarci ad ascoltare le nostre pratiche spaziali e la nostra relazione con l'alterità urbana, ma anche a investire e reclamare lo spazio pubblico attraverso la vibrazione dei nostri corpi, la nostra presenza, i nostri passi, la nostra voce, le nostre parole, le nostre urla. Le partiture propongono di disimparare alcuni dei comportamenti considerati come appropriati, sicuri o attesi quando camminiamo per mettere in discussione l’asimmetria delle relazioni di potere fra corpi nella sfera pubblica, per interrompere l'assegnazione di certi corpi a certi spazi e per immaginare insieme pratiche di ascolto, solidarietà, riappropriazione o interruzione che potrebbero alimentare altre configurazioni e pratiche.

The Resounding Flâneuses sono basate sulla mia personale esperienza incarnata, ma anche su blog e forum utilizzati da donne e generi minorizzati per discutere della loro sicurezza nello spazio pubblico e delle loro tattiche per proteggersi o impoterarsi (molte delle quali sono legate all'ascolto). Mi sono anche ispirata a diversi progetti e scritti di artiste, attiviste e pesatrici femministe, talvolta evocando direttamente le loro voci. Tra queste: Blank Noise, Lauren Elkin, katrinem, Leslie Kern, Audre Lorde, adrienne maree brown, Pauline Oliveros, Deborah L. Parsons, Anna Raimondo, Adrienne Rich, Avital Ronell, Anureet Watta, Hildegard Westerkamp e Monique Wittig.

Quando Gaia Ginevra e Vittoria mi hanno invitato a proporre un contenuto per Walk so Silently That the Bottom of Your Feet Become Ears – il loro progetto e una score di Pauline Oliveros che riprendo nella mia – ho subito proposto di provare a incontrarci e fare qualcosa assieme. I mesi sono passati ma alla fine, a giugno scorso, siamo riuscite a passare un pomeriggio assieme a Fabrica, a Treviso, dove Carlos Casas mi aveva invitato per una conferenza e un workshop con le e gli artist_ in residenza. Mi hanno proposto di registrare la mia voce e i miei passi e questo montaggio è (forse solo il primo) risultato del nostro incontro.

Elena Biserna è storica dell'arte e curatrice indipendente di base a Marsiglia. Scrive, insegna, facilita workshop o progetti collettivi, cura eventi e a volte performa. Attualente lavora come direttrice artistica dell’associazione Lab GAMERZ. La sua ricerca si concentra sull’interdisciplinarietà in arte, sull’ascolto, sulle pratiche artistiche contestuali e “situate” nelle loro relazioni con le dinamiche urbane, i processi socioculturali, la sfera pubblica e politica.
I suoi testi sono apparsi in diverse riviste e pubblicazioni (Les Presses du Réel, Mimesis, Le Mot et le Reste, Errant Bodies, Amsterdam University Press, Cambridge Scholar, Castelvecchi, Bloomsbury, Routledge, ecc.). Recentemente ha curato due libri: Walking from Scores (Dijon: Les Presses du réel, 2022) e Going Out. Walking, Listening, Soundmaking (Bruxelles: umland, 2022). Co-cura la rubrica femminista wi watt'heure della rivista Revue & Corrigée con Carole Rieussec.
Come curatrice o autrice, ha collaborato con diverse organizzazioni e/o presentato progetti in contesti diversi fra cui: ar/ge kunst (Bolzano); B’sarya for Arts (Alessandria); Errant Sound (Berlino); LUFF (Losanna), Onassis Foundation (Atene), Sonic Protest (Parigi), Festival Plataforma (Santiago de Compostela); CIVA, Q-O2 e Oscillation festival (Bruxelles); City of Women, TO)pot festival e Cona (Lubiana); Manifesta 13, Unité d’Habitation Le Corbusier e La Friche la Belle de Mai (Marsiglia); 3bisF-centre d’arts contemporains, Locus Sonus e Fondation Vasarely (Aix-en-Provence); soundpocket (Hong Kong); Standards (Milano); NUB (Pistoia); Sant'Andrea degli Amplificatori, Xing e Radio Città Fujiko (Bologna); Saout Radio; p-node.
mori no oto o kiku

Tracklist:

  1. Elena Biserna - The Resounding Flâneuses
02/10/2023

Miki Yui - Ströemen (Strom 1, Strom 5)

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Miki Yui - Ströemen (Strom 1, Strom 5)
Recorded and Mixed by Miki Yui at MY Studio, 2023.
Mastering by Paraschall, Detlef Funder.
Label: Line sound art editions

A Cycle, Hearing - Music-making
We are hearing, continuously.
Our acoustic environment gives us a map of where we are and of which kind our environment is. Environment is an important factor, which forms us. We receive the vibration and it manipulates our thoughts and behavior. If we listen carefully, we can widen our awareness towards the environment.
Music is a form of thoughts, which, again, reshapes the environment directly.
Miki Yui (2002/2017/2023)

bio:

Born 1971 in Tokyo.
Artist / composer from Tokyo, based in Duesseldorf, Germany.
With her background in fine art, Miki Yui explores the grey zones of our perception and imagination, in the fields of music, drawing, installation and performance. Her works are shown in Europe and in Asia.
Since 1999 she is known for her unique minimalistic and organic approach. From a delicate tiny hiss to a distant hum, electronic sounds and field recordings are woven into music with a narrative tension, that are subtle references to existents.

http://www.mikiyui.com


Credit of the drawing: Miki Yui "Kumade de Kusa wo Kaku" November 2003

Tracklist:

  1. Strom1
  2. Strom 5
07/07/2023

Vittoria Assembri e Gaia Ginevra Giorgi - RADURA

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‚RADURA‘ is a site-specific project, imagined for the Klingenberg power station and the community that inhabits the Gaswerksiedlung in Berlin. RADURA comes to life in the residual space lingering between a power plant, a train maintenance plant, and the ancient GDR Broadcasting building complex. As research in progress, RADURA involves decolonizing and anti-capitalist practices that are designed for bodies to relate to the landscape they cross. The track is the result of a participative performance, where sound materials in the clearing, collide with the concrete interventions of the participants.

Sound editing by Nocturnal Phase
Co-produced by Q-02 (Bruxelles) and Manifactures des Tabac (Marseille)
With the support of Rooms of Kairos (Berlin)

Tracklist:

  1. Vittoria Assembri e Gaia Ginevra Giorgi - RADURA
31/05/2023

Diana Lola Posani - contorni e confini

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Questo contributo vuole essere un autoritratto della condivisione di prospettive tra la sound artist Diana Lola Posani e la scenografa urbana Clara Maseda Juan. In un momento quotidiano le due voci dialogano su cosa possa significare sentirsi a casa.

BIO



Diana Lola Posani, sound artist, performer e curatrice, è facilitatrice di Deep Listening certificata
dalla Deep Listening Foundation. Si esibisce internazionalmente, scrive sulla rivista A Row of
Trees, della Sonic Art Research Unit (SARU) - Oxford Brookes University, e ha debuttato nel 2022
su Fango Radio col podcast Kaikokaipuu. Attualmente è interessata a lavorare sullo spazio
comune tra suono e immaginario poetico, attraverso opere interdisciplinari e poesie sonore.
Il suo lavoro è stato presentato a MACRO museo di arte contemporanea, Errant Sound, Tsonami Sound Art Festival, NEXTONES festival, e alla mostra MEZZ’ARIA attualmente in esposizione a Palazzo Fabroni a Pistoia, curata da NUB project space.
 A Marzo è stata pubblicata la sua traduzione del libro “Deep Listening - La pratica sonora di una
compositrice” di Pauline Oliveros, finora inedito in Italia, per la casa editrice Timeo.

Tracklist:

  1. Diana Lola Posani - contorni e confini
03/05/2023

Paola Lesina - Lettere dalla sala d'attesa

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In Lettere ad un giovane poeta Rainer Maria Rilke, un breviario non tanto d’arte quanto di vita, dialoga con il suo mittente, l’amico Franz Xaver Kappus consigliandolo e rassicurandolo riguardo agli aspetti più profondi della vita, ma soprattutto riguardo al tema dell’indipendenza artistica e della solitudine, sull’importanza di affrontare compiti difficili, guardarsi intorno e amare il mondo che ci circonda.
Così io mi dichiaro a te e mi confido, giovane amico senza volto.
Ti parlo della mia solitudine da quello che per me è il terreno del reale, dove scorrono verità, malattia, nascita e dove il corpo soffre, dove si trasforma ed infine muore trovando pace.
L’Ospedale è un luogo di densità vitale dove il tempo ha una forma compatta e si può disegnare da quanto pesa.
E’ qui che io mi inebrio e corteggio il presente.
Le lettere dalla sala d’attesa sono la mia gentile dedica d’amore a te, che non hai né corpo né nome, e alla vita, perché è qui ti trovo ed è qui che mi ricordo di lei che siete entrambe pungenti come chiodi e caldi come la cera.
Come l’attesa.
In questo corridoio tra sedie , sussurri e pause, io vivo.

Il field recordings si divide in due parti e riporta il racconto dell'ingresso nell'Ospedale Medizinische Klinik mit Schwerpunkt Hämatologie, Onkologie und Tumorimmunologie di Berlino ( la prima ) fino all'arrivo nella sala d'attesa (la seconda) in cui rimango.

Paola Lesina is a multimedia artist crossing sensitive layers from visual to sound.
She creates intimates visual, performative, spaces and sonic collage for emotions to move, merge and ride.
Hot Conversation, her debut album, was released in 2020 by Falt records, is an erotic / esoteric conversation with the surrounding nature permeated by a surrealist imprint.
Her second album "Candor & Guts " is now released on British label Infanttree , an Intimate and disturbing enveloping scenario of voice and electronics.
Constantly focused on movement research and deep Listening she is founder of MOSSA, a review of appointments related to dance and exploration practices.
Her works & performances were shown at Lavanderie a Vapore, Kaos Festival, Betahaus, Vorspiel, Nu festival, Italian New Wave among others.
Currently teaching at University of Design & Applied Art.

Tracklist:

  1. Paola Lesina - Lettere dalla sala d'attesa
05/04/2023

Magda Drozd - calma apparente

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Sound performance
2 JULY 2022, 5.30 PM
WASSERTURM
Meeting point: Badweg 10, CH-8001 Zurich

curated by Zaira Oram

Like an architectural flute hiding in the urban fabric of the city, the ancient water tower will once again come alive with the performance Calma Apparente by artist and composer Magda Drozd. For the second event of OTO SOUND MUSEUM at the Wasserturm in Zurich, on 2 July at 5.30 pm the sound stream will pass through the silent body of the tower to open from the inside out.

The sound performance Calma Apparente is a sonic investigation into the possible futures of the water tower and its surroundings. Including its present and past, the artist Magda Drozd seeks connections between speculative resonances, history and recent activities within the tower. Through this sonic incursion into the urban space, the tower becomes a symbol of possible transformations and of the multiple natures that places can embody. Through the experimental performance that Drozd realizes with the violin and the synthesizer, nourished by the collaboration between the artist and some members of Kanupolo Zürich – who train inside the tower on a daily basis –, the building becomes a living musical instrument that lights up in the city and returns new stories. Here, where everything is apparently calm, something has been, something else happens and more will come. As Magda Drozd herself states: “The title Calma Apparente refers to the exact moment before the storm. A state where you can perceive the potential of something coming but everything around you is still calm. I am interested in the suspended time of a momentum, where we perceive the omen of a drastic change, the still hidden and invisible while contemplating in front of an old building or while having a walk along the water.
While examining and including sounds that are part of the tower right now, a new landscape opens in front of us – telling a story of strength and fragility at the same time. Something will happen.”

https://oto.museum/index.php?page=sound_turm

Magda Drozd (b. 1987, Poland) lives and works between Zurich and Torino. She works as an artist, musician, composer and dramaturg. Her artistic practice explores acoustic ecologies and a non-rational perception of the world through sound. Songs for Plants, her debut album, was released in 2019 by Präsens Editionen and has reached a broad international audience of experimental music experts and fans. On her second album called 18 Floors which she published in 2021, Drozd focused on the building she called home for several years. Within Switzerland her installations and performances were shown at Shedhalle Zürich, Helmhaus, Lokal 14, Fabriktheater Rote Fabrik, sic! Raum für Kunst, Haus Konstruktiv, Südpol and Nationalpark Zernez among others. Internationally she presented her work in art spaces in Detroit, Tokyo, Berlin, Paris, Trivero, and Trento. Since 2021 Drozd collaborates as a composer with Torino-based artist Laura Pugno for her video works and installations. Magda Drozd has earned her BA in Dramaturgy and MA in Fine Arts at Zurich University of the Arts where she has been a research fellow from 2019 till 2021 and was teaching sound and listening as a form of knowledge creation.

Tracklist:

  1. Magda Drozd - calma apparente
08/03/2023

Marco-Augusto Basso - Prati-Ca

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Prati-Ca

Attraverso una profonda esplorazione dei Prati di Caprara (Bologna) compiuta da bendate, abbiamo collettivamente immaginato uno schema, un moto di visioni interconnesse, un compendio sonoro di esperienze e osservazioni: ci canta di una foresta urbana circondata da strati che fermentando la spingono verso un germogliare alterato.

Questa zona liminale e mutagena è stata abitata da artist* che, durante il festival ‘SSST….’ organizzato da EXIT, hanno proposto esperienze in workshop e restituzioni al pubblico.

Ottobre 2022, Prati di Caprara, Bologna

registrazioni e composizioni elettroniche a cura di Beatrice Miniaci, Francesca Viani, Marco-Augusto Basso
beatbox: Vittorio Zeppillo (Hardchitepture)

bio

Marco-Augusto Basso (1995) è artista e ricercatore. Diplomato in scultura, studia Teatro e Arti Performative all’università IUAV di Venezia. È stato coinvolto nella VII edizione del festival 'Resistere e Creare' del Teatro della Tosse di Genova, in cui ha concluso il ciclo di performance ‘Moyocoyatzin’ ispirate alla corrente letteraria del post-esotismo. Ha di recente lavorato, con il progetto ‘Janua’, ad una mostra al Palazzo Ducale di Genova. I suoi lavori sono stati coinvolti a NEST (l’Aia), Pinksummer Contemporary Art e Artissima.

Tracklist:

  1. Marco-Augusto Basso - Prati-Ca
08/02/2023

Vittoria Assembri ed Ernesto Bellicini - appel à s’infecter dans un herbier sonore du vide urbain

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Realizzato all’ex Scalo ferroviario di Porta Romana, a Milano

Questo lavoro è un'esplorazione a rovescio delle radici antropologiche dell’abitare il vuoto dello spazio pubblico, attraverso la permeabilità dei corpi e l’intenzione sinestetica delle utopie.

per esploratori nudi

Tracklist:

  1. Vittoria Assembri ed Ernesto Bellicini - appel à s’infecter dans un herbier sonore du vide urbain
11/01/2023

Adriano Zanni Enrico Coniglio - A Corte (Ex Villaggio Eni)

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A Corte (Ex Villaggio Eni)

FONOGRAFIA - FOTOGRAFIA

L’intervento umano che modifica la natura e la occupa integrandosi nello spazio attraverso l’architettura, la natura che rimodella gli spazi (re)insediandosi fra le strutture sotto forma di pulsante organismo vivente, di ecosistema, di bosco. Una riflessione sull’esperienza dello spazio e del suono e di come il suono naturale di un luogo possa interagire in particolare con lo spazio architettonico che lo ha occupato. Una investigazione visiva, fotografica e aurale sul mutamento

paesaggistico montano contemporaneo, su quello che poteva essere, doveva essere, ma non è stato.

I sogni di un imprenditore visionario e le visioni di architetti geniali. Enrico Mattei e la primissima idea di welfare sociale pensata e realizzata nell’Italia del dopoguerra. La volontà di fornire una casa ai dipendenti Eni con la costruzione di villaggi abitativi innovativi e moderni presso le sedi produttive aziendali. Nacquero così, a cavallo fra gli anni 50 e 60, Metanopoli, un centro urbano alle porte di Milano che ospiterà la sede direzionale Eni, abitazioni ma anche servizi per i dipendenti come Parchi e modernissime attrezzature sportive, e i Villaggi ANIC di Ravenna, Gela e Pisticci. La casa, l’abitazione come necessità primaria dell’individuo ma al tempo spesso elemento di “fidelizzazione” del dipendete. E in questa ottica nasce il più avvincente ed innovativo dei progetti di Mattei, Il villaggio vacanze montane di Corte di Cadore. Seppur incompleto e non terminato (la morte improvvisa e secondo alcuni misteriosa, interruppe di fatto tutti i progetti iniziati) resta uno dei migliori esempi italiani di architettura e urbanistica integrata nel territorio. La realizzazione fu affidata all’architetto Edoardo Gellner (che si avvalse anche della collaborazione di Carlo Scarpa) che

realizzò l’opera insediandola sulle allora brulle, spoglie e sassose pendici del Monte Antelao. L’idea che tutti i dipendenti potessero godere di qualche settimana di vacanza all’anno da vivere, da ABITARE, in un luogo appositamente pensato con quello scopo, con quella finalità sociale ed etica, portarono alla realizzazione del VILLAGGIO. Le Innovative e moderne case (le VILLE), la COLONIA (luogo simbolo dell’architettura di Gellner ed estesa per circa 30.000 mq), del CAMPEGGIO a tende fisse in legno ma anche di molti altri edifici e servizi e non ultima la CHIESA “Nostra Signora del Cadore”, gioiello architettonico firmata da Gellner e Scarpa, sono i segni tangibili e concreti di questa visione. Un sogno interrottosi e rimasto incompiuto con la morte di Mattei ma rivelatosi un fulgido esempio di dialogo fra natura ed architettura, con la seconda ad esaltare la prima. Col passare del tempo e a causa di incuria e abbandoni, la natura, il bosco torna a sovrastare inglobando, letteralmente divorando le strutture architettoniche.

Questa selezione di estratti è parte di un molto più ampio lavoro di ricerca e documentazione fotografica e sonora effettuata attorno alle architetture del ex Villaggio Montano Eni di Corte di Cadore (BL) condotta negli ultimi 15 anni.

Tracklist:

  1. Adriano Zanni Enrico Coniglio - A Corte (Ex Villaggio Eni)
  2. 01 La Colonia, in esplorazione
  3. 02 Neve sciolta, un aereo sulla Val Boite
  4. 03 Fra le Ville, grandine, prati bagnati
  5. 04 A Corte
  6. 05 Al Campeggio, spiove
  7. 06 Nostra Signora del Cadore
14/12/2022

Alexandra Spence - Europe sounds. Sept-Nov, '22

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Europe sounds. Sept-Nov, '22
+Scania truck reversing out of town square layered deep resonant drone, like music, Kristiansand
+Nescafe in hotel room bubbly mid pitch rising
+Bathroom door in teateret squeaky staccato texture, Kristiansand
+saxophone noise show of shower handle in Brunswick hotel, Glasgow
+Gentle squeal of gate at Hanley court, London
+man in front of me on train Cologne to Berlin, snapping a piece of the window blind gently creating an elastic band resonance snap sound, blended really well with the Jenny Hval album I was simultaneously listening to
+Cheery Berlin tram-stop jingle
+footsteps on cobbled stairs in graffiti alley way, near Intendente, Lisbon
+internal music on train to Paris
+Sirens across Europe, bouncing, encircling, spinning off buildings around the city (all the EU sirens sound the same)
+2x Cherry pickers in the Tate turbine hall installing Cecilia Vicuña, glissandi drones as they move. Striking, shifting resonant harmonies
+squeaky swing - metal harmonics in a park on Garibaldi Palestrina, Milan
+listening to Kendrick - the Heart Part 5 at take-off, voice awash with loud engine sound
+trolley in Bratislava old town bumping on rails and echoing off buildings - deep club bass tones
+man rubbing a twig against the granite footpath at the Slavin memorial, Bratislava
+voices of Italian tourists bouncing off Soviet memorial staircase, Bratislava
+someone sneezing in a quiet section of a violin and double bass improv set in Stockholm
+rhythm of water dripping off boat into Stockholm harbour
+squeaky mooring of boat and ramp, Stockholm harbour
+rain falling on Filmhuset, Stockholm

Bio:
Alexandra Spence is a sound artist and musician living on unceded Wangal land in Sydney, Australia. Through her practice Alex attempts to reimagine the intricate relationships between the listener, the object, and the surrounding environment as a kind of communion or conversation. Her aesthetic favours field recordings, analogue technologies and object interventions. Alex has presented her art and music in Australia, Asia, Europe, and North America including BBC Radio; Ausland, Berlin; Café Oto, London; EMS, Stockholm; Punkt Festival, Kristiansand; Standards Studio, Milan; AB Salon, Brussels; Radiophrenia, Glasgow; Museo Reina Sofia, Madrid; Sound Forms Festival, Hong Kong; MONO, Brisbane; The Substation, Melbourne; Soft Centre, and Liveworks Festival, with Liquid Architecture, Sydney. She has released her music with labels Room40, Longform Editions, More Mars (w. MP Hopkins) and Canti Magnetici, and has a recent release with Mappa. (She holds the belief that electricity might actually be magic)
linktr.ee/alexandraspence

Tracklist:

  1. Alexandra Spence - Europe sounds. Sept-Nov, '22
16/11/2022

Plane/Talea #35 di Alessandro Bosetti

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Alessandro Bosetti

Plane/Talea #35

2018 - 2022

Plane Talea è un archivio di voci anonime che il compositore Alessandro Bosetti raccoglie da alcuni anni.

L’archivio conserva decine di migliaia di files audio, brevi emissioni vocali — utterances — tutte o quasi tutte appena più brevi di una parola dotata di senso, conservate in cartelle che ne specificano le caratteristiche ma omettono qualsiasi dettaglio biografico sulla persona che originariamente le ha prodotte.

Nel tempo che segue le registrazioni, il ricordo dell’incontro coi donatori e le donatrici di voce svanisce lentamente mentre il compositore incontra e impara a conoscere delle vere e proprie creature vocali, dotate di personalità propria ed in grado di condurre un’esistenza autonoma.

Ogni volta in cui Alessandro Bosetti performa l’archivio, si ritrova a percorrerlo in sensi e direzioni nuove, ricomponendo e ricambiando i frammenti vocali senza però mai alterarne la natura sonora. Nessun effetto quale pitch shifting, time stretching, delay, o frammentazione viene applicato alle voci registrate mentre l’unica strategia compositiva utilizzata nelle performances è quella di organizzare delle rapide ricombinazioni.

Una certa ispirazione è stata l’Ars Combinatoria di Raimondo Lullo, le cui divine ruote concentriche garantivano di poter esprimere tutte le combinazioni presenti nell’universo, tanto quanto la sua Macchina per Pensare disegnata da lui nella Ars Magna del XIII secolo.

I files non vengono inoltre mai tagliati “nella carne della voce” ogni uttenrance comincia e finisce per suo conto — e per quanto minuscoli siano i dettagli di tali inizi e di tali fini essi vengono sempre preferiti a dei fade in o fade out. Come un treno che si mette in movimento oppure frena producendo una caratteristica sequenza di eventi sonori, anche ciascuna delle emissioni vocali di Plane/Talea produce la sua personalissima sequenza di micro eventi sonori che ne caratterizzano l’apparire e lo scomparire.

Ogni performance di Plane/Talea è una passeggiata attraverso un paesaggio vocale, una communita di esseri sonori o se si vuole un coro immaginario e impossibile e pertanto estremamente reale. Tutti i suoni presenti in questo paesaggio sono esclivamente suoni vocali, non trattati elettronicamente ma unicamente ricombinati.

Il desiderio composition e l’immaginazione musicale di Alessandro Bosetti si specchiano e si confrontano con una materia fatta di oggetti trovati e vivi, ancora carichi dell’energia e dell’emozione di un incontro di cui si sono perse le tracce.

Alessandro Bosetti.

Compositore e artista sonoro con un particolare interesse per la musicalità del linguaggio e per la voce intesa come oggetto autonomo oltre che per il rapporto tra suono e memoria. Costruisce dispositivi sorprendenti, spesso legati al medium radiofonico e conduce una riflessione instancabile di rimessa in discussione di categorie estetiche e posture dell'ascolto. I suoi lavori recenti comprendono l’archivio di voci Plane Talea ( in corso ) , le performances radiofoniche Je ne suis pas là pour parler (2019) et Consensus Partium (2020), il ciclo di composizioni Pièces à pédales (2021) e le pièces di teatro musicale Journal de Bord e Portraits des Voix ( 2018 e 2021). La musica di Alessandro Bosetti è accolta nei programmi di numerosi festival tra cui il Festival d'Automne di Parigi, il Festival Eclat di Stoccarda, il festival Présences Electroniques del GRM di Parigi, il festival Liquid Architecture di Melbourne, il San Francisco Electronic Music Festival e il festival Musica di Strasburgo. La sua musica è l’oggetto di numerose pubblicazioni discografiche su etichette come Errant Bodies Press, Holidays Records, Rossbin, Sedimental, Unsounds e Monotype, che nel 2016 gli ha dedicato un box set retrospettivo (4 CD). Il suo libro Thèses/Voix - una raccolta di testi tra teoria, poesia e partitura - è stato pubblicato nel 2021 da Les presses du réel. Alessandro Bosetti vive e lavora a Marsiglia.
L’archivio di voci ne raccoglie oggi all’incirca settanta e continua ad espandersi.

Le diverse performance e attivazioni dell’archivio si susseguono dal 2016, questa, presentata per la prima volta su Fango Radio è la numero 35.

Alessandro Bosetti : melgun.net

Photo : Plane/Talea al festival Danae 2022, Milano, Teatro Out Off. Ph. Michela di Savino.

Tracklist:

  1. Alessandro Bosetti - Plane/Talea #35
19/10/2022

Muta Imago - Sonora Desert Radio Version

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Muta Imago
Sonora Desert Radio Edit

Una versione radiofonica di Sonora Desert realizzata in esclusiva per Fango.

Voci: Riccardo Fazi, Claudia Sorace
Drammaturgia sonora: Riccardo Fazi
Musiche originali: Alvin Curran

Sonora Desert è un formato originale a cavallo tra installazione, concerto e performance.

Sonora Desert è ispirato ad un viaggio compiuto nel Deserto di Sonora, uno dei più vasti deserti americani, situato tra l'Arizona e il Messico. A partire dal diario del viaggio attraverso questo luogo mitico, Sonora Desert fa incontrare l'indagine sulla natura del tempo che la compagnia sta portando avanti in questi anni con le ricerche compiute in America negli anni '60 sul rapporto tra vibrazioni e stati di coscienza.

Sonora Desert è un luogo vissuto tra sonno e veglia, che invita lo spettatore a sperimentare una dimensione liminale del sé dove poter incontrare la propria memoria inconscia e archetipica.

Biografia
Muta Imago è una compagnia teatrale nata a Roma nel 2006. È guidata da Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, dramaturg e sound artist, ed è composta da tutte le persone che sono state, sono e saranno coinvolte nella realizzazione dei lavori. La continua ricerca di forme e storie che mettano in relazione la sfera dell’immaginazione con quella della realtà presente, umana, politica e sociale, porta la compagnia a investigare diverse forme di arti dal vivo: il teatro, il teatro musicale, la performance, la radio, con l'obiettivo di indagare nella maniera migliore il rapporto tra l'essere umano, il suo tempo e il suo sentire.
Gli spettacoli di Muta Imago sono da anni ospitati e co-prodotti dai più importanti festival nazionali e internazionali. Tra le ultime produzioni: Ashes (2022), Sonora Desert (2021), Sparizioni (2020), Combattimento (2018). Alla produzione degli spettacoli, Muta Imago affianca un’intensa attività didattica, di formazione e di ricerca. Nel 2021 la compagnia ha vinto il Premio Speciale Ubu e il Premio Rete Critica per il progetto Radio India – Oceano Indiano. Nel triennio 2020-2022 Muta Imago è stata compagnia residente di Oceano Indiano, un progetto di Teatro di Roma - Teatro Nazionale. Nel 2022/23 sarà al lavoro sulla nuova produzione Tre Sorelle.


www.mutaimago.com
www.facebook.com/mutaimago
www.instagram.com/mutaimago

Tracklist:

  1. Muta Imago - Sonora Desert Radio Version
14/09/2022

Renato Grieco e Vera Borghini - chi chiagne fott a chi rire

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Napoli, sud Italia
13.09.2022 h 10:00 / 14:30 c.ca
13.150 passi

Renato Grieco e Vera Borghini

non c'è altro da dire.

Tracklist:

  1. Renato Grieco e Vera Borghini - chi chiagne fott a chi rire
22/06/2022

Giulia Deval - Singing stones

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Singing Stones è un workshop di creazione vocale che ha come punto di partenza il libro Pietre che cantano dell’etnomusicologo Marius Schneider.
Studiando i tre chiostri romanici di San Cugat, Gerona e Ripoll, in Catalonia, Schneider scoprì la segreta relazione tra gli animali fantastici raffigurati sui capitelli e la disposizione dei pilastri.
Ogni elemento architettonico corrispondeva a un parametro musicale, gli animali erano associati a note e nella disposizione dei capitelli si giocavano contemporaneamente tre principi ordinativi: l’altezza del suono, il ritmo e la lunghezza complessiva del canto.
Le pietre cantavano, a saperle leggere, melodie precise e l’architettura stessa custodiva, dentro la sua forma, la partitura di un inno.
Quella sviluppata da Giulia Deval è un’azione vocale guidata che, a partire dalle ricerche di Schnerider, porta un gruppo di partecipanti a trasformarsi in un’architettura sonora attraverso l’esplorazione della propria voce in relazione all’idea di animalità e alla creazione di una composizione vocale collettiva ed estemporanea, in perenne movimento.
La traccia proposta è l’azione vocale attivata dai partecipanti di HALF A HOUSE, un format creato dagli artisti Sonia Gómez (ES), Leonardo Delogu (IT), Brogan Davison (UK), Gosie Vervloessem (BE) e Pétur Ármannsson (IS) come parte del progetto N.O.W. New Open Working process for the performing arts all’interno del Festival Fabbrica Europa (Palazzina Ex Fabbri, Parco delle Cascine, Firenze, 2016).
La traccia registrata è diventata successivamente la parte audio dell’installazione collettiva The Cardboard Community, realizzata durante la residenza.
Voci di Fabio Ciararvella, Claudio Beorchia, Margherita Isola, Greta Francolini, Anna Marocco, Justin Randolph Thompson, Laura Perrone, Giulla Deval, Elisa Decet, Chiara Orefice, Sonia Gómez, Leonardo Delogu, Brogan Davison, Gosie Vervloessem, Pétur Ármannsson.

BIO
Giulia Deval (06/01/1993) è una cantante e sound artist italiana. Il suo lavoro si articola in formati diversi come live set, creazione di abiti sonori, concerti di personaggi immaginari e azioni partecipative per voci e nastri magnetici.
Il suo progetto Prima della Catastrofe. Percorsi Etnografici 3302 ha superato le preselezioni del Premio Pierre Schaeffer indetto da INA GRM, GMVL, Phonurgia Nova ed Euphonia risultando tra i migliori 11 progetti del 2019 e ha vinto il MOVIN'UP / SPETTACOLO PERFORMING ARTS del MIBACT nel 2020.
Dal 2018 fa parte di Rica Rickson, una rete femminista internazionale creata nell'ambito di ITERATIONS, un progetto europeo realizzato tra Hangar.org (Barcellona), esc medien kunst labor (Graz), Dyne.org (Giampilieri / Amsterdam) e Constant (Bruxelles).
Ha pubblicato Terrapolis (2020), un album per voce e nastro ispirato al bestiario di Donna Haraway per l’etichetta Ambient Noise Session, e Nepantleras (2022) come parte del duo XIPE, uscito per zOaR Records (NY) con il master di Elliott Sharp.

Giulia Deval (06/01/1993) is an italian singer and sound artist. Her work moves between different formats such as live sets, creation of sound dresses, concerts of imaginary characters and participatory actions for voices and magnetic tapes.
Her project Antes de la Catàstrofe. Rutas Etnográficas 3302, a participatory action for voices and magnetic tapes, passed the pre-selections of Pierre Schaeffer Award announced by INA GRM, GMVL, Phonurgia Nova and Euphonia being among the best 11 projects in 2019 and won MIBACT’s MOVIN’UP / SPETTACOLO PERFORMING ARTS in 2020.
Since 2018 she is part of Rica Rickson, an international feminist network created in the frame of ITERATIONS, a European project held between Hangar.org (Barcelona), esc medien kunst labor (Graz), Dyne.org (Giampilieri / Amsterdam) and Constant (Brussels).
She released Terrapolis (2020), an album for voice and tape inspired by Donna Haraway's bestiary for Ambient Noise Session label, and Nepantleras (2022) as part of the duo XIPE, released on zOaR Records (NY) with Elliott Sharp's master.

Tracklist:

  1. Giulia Deval - Singing stones
25/05/2022

Canedicoda - comunque ovunque

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comunque ovunque

E' molto bello in primavera.
Senza alcun volere.
Una somma di visioni.

Passaggio asciutto,
delicatezze e quel senso passato
scomposto, probabilmente scorretto.

Una memoria friabile.
Maggiore, assemblaggio di spezie.
In mancanza passiva.
Vociare, affettuoso e trascritto.

Tu pensi sia un focolare,
noci e nocciole sul collo
in fila,
temporanea per carità,
temporanea città.

Poi,
in ordine sparso,
bello e casuale.

La ragione è un timore colato.
Dimentica quel piatto fumante.
Il timer fissato alle 3.

>>>>>

Principalmente registrato passeggiando in Torino - Autunno 2021. Poi un po' di piano a casa.
TVB a Gher&Valentini, che non fa freddo. Editato a Milano - Primavera 2022.

Canedicoda è vario&vago.
Grazie a WSSTTBOYFBE :)

Tracklist:

  1. Canedicoda - comunque ovunque
27/04/2022

Katatonic Silentio - Urban Sonic Derive - A Sonic Deterritorialization Of The City

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The "derive" is a psycho-geographical technique with exploratory, politic and artistic purposes that consists in a break from the classical way of crossing a territory, and that prefers a casual way of walking and moving, letting oneself go to new stimuli and unexpected events and adopting new points of view.
It consists in taking escape routes from hegemonic notions of order, rationality and structure, encouraging the emergence of an open, borderless, unpredictable territory: the linearity of time is suspended, deceived by the transitions and hidden forces of the city; there is emotional disorientation. In this way it is possible to capture non-dimensional information that expands the vision of the territory: aspects and nuances from real life, information and sensations that help us to understand, deterritorialize and riterritorialize space. The urban context thus loses its organization, is reset and reconstructed through the emergence of new situations and new models.
In terms of sound, this becomes an act of decomposition, disintegration and subversion of the structured and organized urban soundscape, for the benefit of an emergence and reorganization of the individual elements that compose it: each sound-object-event takes on meaning as such, and not only as part of a structure, linked in an ecosystem, revealing in turn new meanings and languages.
All material was recorded, collected and processed in September 2021 in the city of Milan (Italy) for the performance by MMT Creative Lab “Parade Electronique 2021: Paesaggi Sonori” at Teatro Arsenale in Milan.

Bio:
Sound artist and independent researcher in Sonic Arts and Media Cultures; Scientific Board Member of USMARADIO: Interdepartmental Research Centre for Radiophonic Studies, UNIRSM; Curator of Expanded Radio Research Unit: an independent radio art platform for innovative works at the intersection of music, spoken word, performance and sound to challenge the limits of broadcasting; resident artist on EOS Radio.
Mariachiara, aka Katatonic Silentio, has been exploring the fields of experimental and electronic music with a unique approach to sound design, releasing music and performing in many national and international festivals, theaters and venues across Europe.
In addition to pursuing a career in music, Mariachiara is also active as an independent researcher: her practice converges halfway between sound and performance arts. Her keen curiosity for cultural studies, combined with a strong passion for music, led her to approach the world of sounds with a sociological and anthropological eye, viewing it as a critical device and indicator of society and its changes.

Tracklist:

  1. Katatonic Silentio - Urban Sonic Derive - A Sonic Deterritorialization Of The City
30/03/2022

DOM- LICANTROPIA VOLUME 2

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LICANTROPIA VOLUME 2 
un programma modulare analogico per animali della notte di RADIO INDIA a cura di  DOM-
e con la partecipazione speciale di Leo Anibaldi

. Giochiamo a fuochi scoperti, incontrando dj pionieristici, nomadi techno, rave intempestivi e imperituri. Per chi vuole dormire ma deve danzare. Per chi anche di notte è pronto a partire, a sfidare l'altrove, a non sapere.

Versi: 
Acquainted with the Night, scritta e letta da Robert Frost; Hyazinthen di Theodor Storm (estratto); 
L'esausto di Gilles Deleuze (estratto); 
Sonno (1953,1966) di Amelia Roselli (estratto); 
Strangers in the night, di B. Kaempfert, C. Singelton, E. Snyder (estratto)

https://www.casadom.org

Tracklist:

  1. DOM- LICANTROPIA VOLUME 2
02/03/2022

DOM- LICANTROPIA VOLUME 1

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Un anno fa il collettivo DOM-, nella sua articolazione composta da Leonardo Delogu, Arianna Lodeserto e Valerio Sirnå, assemblava materiali sonori notturni dedicati alle strade deserte.
Licantropia, trasmissione radiofonica andata in onda dentro il palinsesto di Radio India (progetto vincitore del Premio Speciale Ubu 2020-2021) viene qui riproposta per la prima volta nel suo formato originale in due volumi.

LICANTROPIA VOLUME 1 
un programma senza sonno di RADIO INDIA a cura di DOM-
con la partecipazione speciale di Antonio Moresco

Un viaggio per riabitare la notte e abbracciare l'insonnia, tra città labirintiche, fughe accelerate, storie di una notte e rientri solitari, con emersioni cinematografiche e stralci noir.
La nostalgia del buio si esprime in confidenze e divieti, per ascoltare ancora tutto quello che ci tiene svegli.

Il testo di Antonio Moresco è tratto da un racconto inedito, dal titolo Camminare da solo, di notte, è narrato dalla voce dell’autore stesso, ed è accompagnato dal musicista e producer Fabio Zuffanti, in un'opera sonora pubblicata per AMS Record.
 https://www.btf.it/antonio-moresco-fabio-zuffanti-camminare-da-solo-di-notte-cd.html

https://www.casadom.org

Tracklist:

  1. DOM- LICANTROPIA VOLUME 1
05/01/2022

Vittoria Assembri e Gaia Ginevra Giorgi - Femminile plurale: poesie per piante infestanti, rane e bandite

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Frammento indeciso del giardino planetario, il Terzo paesaggio è uno spazio che non esprime potere, né sottomissione al potere. In questo, emerge una corrispondenza con la poesia.

La poesia, come il Terzo paesaggio, è un luogo dell’improduttività, una pratica non capitalizzabile. Si occupa del residuale, dell’interstiziale, dell’indeciso, del privo di funzione. Le istituzioni se ne disinteressano e, in questo senso, si può esprimere come uno “spazio comune del futuro”.

Tracklist:

  1. Vittoria Assembri e Gaia Ginevra Giorgi - Femminile plurale: poesie per piante infestanti, rane e bandite
15/12/2021

Derek MF Di Fabio - BARK

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BARK
Extract of multi-microphone recording
Performance on bike, 01-07-21
with: Alessandro Puglisi, Maria Mallol Moya, Michela Depretis, Miriana Reale Calabrese, MINQ.

Script produced in a series of workshops between 2020 and 2021.
Thanks to:
Almanac Projects, Alba, Alessandro, Alyssa, Alfy, Andrea, Aniello, Beatrice, Carlo, Cleo, Cosimo, Dalia, Ella, Emiliana, Erin, Eva, Giacinta, Giuliana, Gaia, Guido, Heriel, Imbarchino, Iside, Jess, Jessica, Johannes, Kemoy, Laura, Lodo, Louis, Luca, Maria, Marco, Matteo, Michela, Miriana, MINQ, Max, Nadia, Neele, Nico, Nomi, Senya, Susanna, Tana, Valentina, Valentina, Vittoria, Zeyn.


BIO
Derek MF Di Fabio has recently shown at Almanac Projects in Turin, and at “Rosa in Mano”, a show curated by Eva Fabbris at Fondazione Pomodoro in Milano.
Their last work can be heard at https://soundcloud.com/cuscino_audioguida

Tracklist:

  1. Derek MF Di Fabio - BARK
17/11/2021

Nicola Di Croce - Il mondo di sotto Hearing voices

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Underland
Rural areas are not silent neither quiet, yet they entail a sense of absence from the ordinary, their tonalities affecting the body through an order – a discourse, a complexity – that exceeds cities’ rationality and control over humans. In “Underland” I mix fragments of two sound works dedicated to Southern Italy’s rural areas, and more precisely to Basilicata, where the suspended atmosphere of abandoned towns combines with distant echoes coming from rural production, animals, ancient rituals, imaginary and real voices.

The first work is “Il mondo di sotto”, (min 0 to 3:20, and 14:55 to 20:20) released in 2017 by Galaverna. The piece was first conceived as an audiovisual essay realized with filmmaker Chiara Caterina as result of a deep exploration of Basilicata: from the high mountains of Pollino to the underground world of mines in the Val d’Agri area, 100 m below the surface of the earth.
Through the words of the curator Leandro Pisano: “Caterina and Di Croce’s audiovisual essay is a sort of a rite of initiation to the residuality and the liminality of a Southern Italian rural region in 2017, following the echoes of suggestions evoked by literary works as Christ Stopped at Eboli and Magic: A Theory From The South. But at the same time, it draws on critical issues as offshore oil drilling, exploitation and colonial processes. In the deepness and delicate narration of both visual and sonic levels, we can find the traces of a sharp and poetic inquiry that takes the audience to a mesmeric and arcane world crossed by voices and bodies from the past and the present. Il mondo di sotto reveals itself as a powerful and touching immersion in a resonant and reverberating environment facing us to a fascinating and problematic condition of such a rich and conflicting land.”

The second work is “Hearing voices” released by Vertical Music in 2021 (min 3:20 to 14:55 - track III, and 20:20 to 30:00, track I). The album is based on field recordings taken in the abandoned town of Craco and on the voice of the poet Domenico Brancale.
From the liner notes of the album, curated by Ludwig Berger: “The subject of abandonment is central here, as it recalls the massive depopulation trend faced by the inner side of southern Italy, and challenges the ways people perceive critical regional transformations. Here, listening practice becomes the tool elected to explore abandonment: a device that enable to move from sonic poetics to territorial politics, from the aesthetic of the audible to the painful call of the survivors. What’s left at the margins of the unheard? Hearing voices is the desperate cry addressing the void, negotiating new alliances with non-humans, taking care of the human’s debris.”

Short bio
Nicola Di Croce is an architect, musician, sound artist, and scholar. He completed his PhD in Regional planning and public policies at Università Iuav di Venezia, Italy, and is currently Marie Sklodowska-Curie Fellow at Iuav and McGill University’s School of Information Studies, Montreal.
His research deals with the relationship between Urban Studies and Sound Studies. In particular, he is interested in collaborative and participatory approach to urban policy analysis and design through Sound Planning methodologies and Sound Art practice. Sound is central to his artistic and academic activities; he considers critical listening a key tool for the investigation of urban and cultural transformations, affecting in particular vulnerable areas. Through articles, lectures, soundwalks, compositions, performances, and installations he aims to foster sonic awareness and to empower institutions and local communities.

Tracklist:

  1. Nicola Di Croce - Il mondo di sotto
  2. Hearing voices
20/10/2021

Nadine Schütz - AMBITUS

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AMBITUS

In resonance with her sonic installation work at architectural and urban scales, Nadine Schütz is developing a site-specific approach to composition that might be called the work of an environmental interpreter.
This approach's artistic bet consists of producing all the sound material used for a composition from the specific site itself: ambient sound recordings, sound effects from found objects, resonances collected from architectural structures and landscaped materials, and, importantly, impulse responses. Space and place are thus deciphered as we decipher a score.

The present track combines two sound works that Nadine Schütz has created in different urban contexts, which have in common that they are considered rather hostile environments.

AMBITUS is a recent sound piece that Nadine Schütz has created within the Infinite Loop project, curated by the magazine Flaneur. This work was presented for the first time at the Station Gare des Mines in Paris, Porte d'Aubervilliers, during the Nuit Blanche 2021:
«With AMBITUS, I wished to carve out the extremities that meet again, between sonic mass and sound particle, between speed and stop, between distance and difference, between landscape and body.
This is the first result of my searching for a transversal reading of a linear structure, the Paris ring highway called périphérique, which I initiated during the first workshop of the Infinite Loop project at La Station Gare des Mines. This reading causes a change in the listening scale, which incorporates and makes audible the intrinsic resistance of the périphérique that I felt in this regard. In music, Ambitus designates the sonic range defined by the lowest note and the highest note of a piece of music or an instrument. In the specific urban context of the périphérique, this notion also involves a negotiation between exterior and interior, noise and silence.»

Plage de la Défense #2, created with the support of the Ircam Acoustic and Cognitive Spaces team in 2019, is part of an evolving series of compositions, reflecting on the human conditions of the ample and very mineral open space of Europes biggest business district La Défense. Several room impulse measurements at different positions mapping the pedestrian square of La Défense define the primary sonic material for this work. By extracting the spatio-temporal and spectral characteristics of these acoustic imprints, "Plage de la Défense #2" let them structure a spatial and tonal orchestration, abstract yet always imbued with the acoustic spirit of the place.

Short Bio
Nadine Schütz introduces herself as a sound architect or environmental interpreter. Drawing on theoretical, poetic and technical research, she explores the auditory environment through compositions, performances, installations and atmospheres that relate space and listening, landscape and music, urban and the human.

Her work has been presented in Zurich, Paris, Venice, Naples, New York, Moscow, Tokyo and Kyoto. Among her current projects, a sound installation for the forecourt of Renzo Piano's courthouse in Paris, a series of environmental instruments for Marc Mimram's 330m bridge crossing the train tracks in Pleyel Saint-Denis, and the amplified gardens for a part of the future Olympic Village for the Paris 2024 games.

Nadine Schütz holds a Master in Architecture and Urban Design and a PhD in Landscape Acoustics entitled «Cultivating Sound: The Acoustic Dimension of Landscape Architecture», both from ETH Zurich. She has taught at various architecture and art schools in Switzerland, France, Great Britain, Austria and Japan. Currently, she is a guest composer at IRCAM at Centre Pompidou Paris.






Tracklist:

  1. Nadine Schütz - AMBITUS
22/09/2021

Shuta Hiraki - Cirrus

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“Sounds drifting or hiding in the area in which I live. A vacant lot, a port at midnight,
broken furniture, childhood toys, voices of machines. Overlooked, abandoned and
malfunctioning sounds. Sometimes I record them, sometimes I miss them. 2014-2018,
Nagasaki, Japan.”
Shuta Hiraki, a Japanese electronic musician who was born in 1990 and lives in
Nagasaki, Japan, has publicized his own works under the pseudonym obalto since
2014. Influenced by drone-based ambient music in the latter half of the 2000s, he
started to create ambient/drone music himself centering on various field recordings and
processed sounds.

Tracklist:

  1. Shuta Hiraki - Cirrus
16/07/2021

Brace

"Brace" è un lavoro realizzato durante un' azione performativa di IlMuseo, che considera la marginalità come luogo radicale di possibilità, uno spazio di resistenza.

IlMuseo è un progetto intermediale: un museo sperimentale d' arte contemporanea, il cui obiettivo è di concretizzare una possibilità spazio-temporale grazie alla quale l'opera d' arte possa divenire un sistema autonomo.

IlMuseo ha sede in un deposito per attrezzi in disuso (sede M1) tra i monti dell' entroterra ligure, raggiungibile a piedi seguendo il Passo del Bandito (43.8260880,7.7102020).

La genesi e l'esistenza delle opere viene documentata e resa disponibile anche attraverso il canale digitale @museoilmuseo.

02/07/2021

La rivolta del verde. C’è Nessuno?

“La rivolta del verde. C’è Nessuno?” è un'appendice sonora al libro "La rivolta del verde. Natura e rovine a Torino" di Lucilla Barchetta (Agenzia X, 2021). Comprende una serie di flâneries acustiche registrate sulla sponda fluviale post-industriale di Torino. Per registrare la sua (auto) esperienza etnografica delle sponde del fiume, Lucilla utilizza il suo registratore portatile Tascam DR40 durante le visite sul campo. Il risultato è un montaggio di diversi ambienti sonori.

Un ringraziamento speciale va a Luca Garino il cui lavoro di editing e restauro audio ha garantito una migliore esperienza acustica.

“L’altra faccia del verde urbano: luoghi abbandonati, "insicuri", spesso inquinati, ma da cui giungono segni di cambiamento, presagi di un futuro che ci aspetta. Una parte significativa degli spazi verdi delle nostre città si trova oggi in stato di profondo abbandono, a seguito di carenze gestionali e progettuali. Si tratta di luoghi stigmatizzati o poco noti, vuoti o cosparsi di rovine industriali. Margini estremi vivi e vitali, in grado di svelare segrete identità, come un presentimento dell'urbano a venire. Frutto di una prolungata ricerca dell'autrice sulle aree verdi fluviali di Torino, "La rivolta del verde" è un viaggio alla scoperta di una biodiversità vegetale e faunistica insospettata, oltre a un insieme di pratiche d'uso ingegnose e significative. Attraverso un collage della storia ambientale di Torino, qui si rivela l'intrinseca politicità dell'ecologia urbana. Invece di addomesticare forzatamente la città, potremmo aprirci al selvatico come a un terreno di arricchimento, scoperta e sfida.”

04/06/2021

Audio Report: Alessandria (Novembre 2020 - Aprile 2021)

Una raccolta ragionata di suoni e atmosfere registrati tra Novembre 2020 e Aprile 2021 ad Alessandria. Di forte stampo industriale, questa ricerca sonora, composta da field recordings processate attraverso sintesi granulare del suono, convoca i luoghi periferici della città , in una passeggiata notturna che negozia tra l'audio report e il paesaggio emotivo.

Una speciale menzione va ad Andrea, Rocco, Rox, Giorgio e Alice, persone stupende che mi hanno accompagnato in questo periodo strano.

Nocturnal Phase è un progetto di Ernesto Bellicini, un produttore di musica elettronica e sound artist di Alessandria.

07/05/2021

Femminile plurale

Femminile Plurale: Poesie per Piante Infestanti, Rane e Bandite

Frammento indeciso del giardino planetario, il Terzo paesaggio è uno spazio che non esprime potere, né sottomissione al potere. In questo, emerge una corrispondenza con la poesia.

La poesia, come il Terzo paesaggio, è un luogo dell’improduttività, una pratica non capitalizzabile. Si occupa del residuale, dell’interstiziale, dell’indeciso, del privo di funzione. Le istituzioni se ne disinteressano e, in questo senso, si può esprimere come uno “spazio comune del futuro”.

Femminile Plurale: Poesie per Piante Infestanti, Rane e Bandite è un viaggio sonoro tra soundscape, poesia e architettura. Il progetto è stato sviluppato durante una residenza di ricerca sul territorio di confine tra il Ponente ligure e le Alpi Marittime francesi. Sono state individuate tre architetture abbandonate dagli esseri umani e riattivate da altre specie: una serra un tempo attiva per la coltivazione dell’Eucalyptus cinerea, una ex vasca irrigua e un bunker della Seconda Guerra Mondiale.

Le artiste hanno deciso di leggere delle poesie alle nuove abitanti di questi habitat. Tutte le poesie sono della poeta Gaia Ginevra Giorgi e sono state registrate in loco. Poi, attraverso installazioni sonore site-specific, le parole sono state diffuse negli ambienti, e il nuovo paesaggio è stato ri-registrato, e ancora, e ancora.